
Le persone che lamentano questa fastidiosa sensazione sono veramente moltissime e per questo abbiamo pensato che potesse essere utile qualche informazione in più al riguardo.
La sensazione di avere la bocca secca, o poca saliva, è chiamata xerostomia e può provocare non pochi disagi quando chi ne soffre compie le azioni più elementari come parlare, mangiare, deglutire.
Se anche voi avvertite questa sensazione da più di qualche mese, avete bisogno di bere molto durante i pasti per poter mangiar comodamente, e non potete mangiare cibi piccanti o acidi senza avvertire una sensazione di bruciore, allora è il caso che prenotiate una visita dal dentista, che attraverso un test di salivazione potrà verificare se si tratta solo di una sensazione soggettiva, o se effettivamente le vostre ghiandole salivari producono meno saliva di quel che dovrebbero.
In questo caso, si individuerà la causa e si tenterà di risolvere il problema.
Perchè farsi controllare?
Trascurare il problema potrebbe portarvi a sviluppare carie e malattia parodontale molto più velocemente rispetto alla norma: la saliva infatti, grazie alle particolari proteine che contiene, svolte un’azione protettiva e disinfettante, e se questa viene a mancare o è presente in minor quantità, i denti sono più facilmente attaccabili dai batteri.
Esattamente come accade quando le labbra sono secche e screpolate, anche all’ interno di una bocca meno umida del normale possono apparire piccoli taglietti, ulcere anche molto dolorose e la costante sensazione di bruciore.
Da non sottovalutare anche il fatto che una diminuzione della quantità di saliva porta a inevitabili alterazioni del senso del gusto e a problema di alitosi.
Ultima ragione, ma non per ordine di importanza, è che la saliva è fondamentale per iniziare la digestione e ammorbidire il bolo alimentario; se questo non avviene, può creare disturbi anche seri a livello gastro-intestinale.
Quali sono le possibili cause?
Possono essere veramente moltissime: la prima e più immediata è la ” semplice” disidratazione dovuta per esempio alla cattiva abitudine di bere poco, a febbre, disturbi intestinali.
Tuttavia potrebbe anche essere dovuto a diverse infezioni, malattia autoimmuni e a patologie delle ghiandole salivari.
Frequentissimi sono tuttavia i casi in cui la xerostomia è un fastidioso effetto collaterale dei farmaci, e quelli che lo presentano sono veramente tantissimi: antidepressivi, ansiolitici, diuretici, antiparkinsoniani, antistamici, antiipertensivi, broncodilatattori, decongestionanti nasali, e molti altri.
Esistono degli accorgimenti da seguire per ridurre il fastidio?
Si; anche se il consiglio primario è quello di prenotare la visita da uno specialista, ci sono dei piccoli accorgimenti che possono aiutare a ridurre il fastidioso disturbo.
Il primo è anche il più banale: bere molto, durante i pasti e durante la giornata avere sempre a disposizione una bottiglia di acqua. Inumidirsi spesso la bocca con un fazzolettino bagnato con acqua o succhi non zuccherati aiuterà a evitare fastidiose ulcere.
Umidificare la stanza in cui si dorme e quella in cui si lavora con un umidificatore apporta notevoli benefici.
Per stimolare la produzione di saliva, è utile mangiare alimenti che richiedano di essere masticati, quindi solidi; anche masticare dei chew-gum senza zucchero stimola la produzione di saliva, così come la caramelle dal sapore ” acido” (al limone, alla menta) sempre rigorosamente senza zucchero. In alternativa, anche una scorza di limone tenuta in bocca per qualche minuto ha lo stesso effetto stimolante.
Importante è lavarsi i denti facendo molta attenzione alle gengive e alle mucose; utilizzare il filo interdentale e un dentifricio che contenga fluoro.
Come già detto prima, la diminuzione della quantità di saliva predispone all’ apparizione della carie: evitare quindi cibi che contengono zucchero, evitare o diminuire i cibi piccanti o molto salati, non fumare, evitare o limitare il consumo di alcol e caffeina, e mangiare lentamente e masticando il più a lungo possibile.
Speriamo che i nostri consigli vi siano stati utili; per qualsiasi altro dubbio, non esitate a chiedere in studio!